Centro Missionario Diocesano
 

Iniziative sulla Missione nelle prossime 4 settimane:

sabato 11 maggio

15:00: Incontro del percorso missionario "Andiamo oltre"


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Assemblea Missionaria diocesana

Domenica 2 Marzo 2008
presso il nuovo oratorio di San Vendemiano
dalle ore 10 alle ore 17
con la partecipazione del vescovo Corrado nel pomeriggio


Programma:

ore 8.30
allestimento degli stand dei vari gruppi e associazioni della Diocesi
ore 10.00
apertura al pubblico della quindicina di stand
ore 12.30
pranzo a "buffet" con prodotti equosolidali
ore 15.00
incontro dibattito sul tema: "La cooperazione missionaria vista da LORO".
Relatore Kipoy Bongo congolese formatore ai corsi del CUM di Verona.

Possibilità delle SS. Messe in parrocchia alle ore: 8.00 - 10.30 - 18.30
La Messa delle 10.30 sarà animata in modo particolare per l'Assemblea Missionaria


Tutti i gruppi e associazioni missionarie sono invitate a partecipare soprattutto con l'allestimento del loro stand per presentare e condividere le loro iniziative.

Il buffet è aperto a tutti. Il costo è di 10€ e prevede: aperitivo, vari pasti (cous cous, riso, pasta, fagioli), ciccolatino e caffé, tutto rigorosamente equosolidale e con vettovaglie riciclabili.



Un momento dell'Assemblea Un momento dell'Assemblea Un momento dell'Assemblea
Un momento dell'Assemblea Un momento dell'Assemblea


Missioni, quanto sommerso!

di Gerda De Nardi

"Quando si inizia a vedere con gli occhi del cuore, la vita cambia a tal punto da desiderare che anche gli altri vedano con gli occhi della fede. Questa è la missione".

Le parole pronunciate da don Bruno Daniel, direttore del Centro missionario, durante l'omelia dell'Assembla missionaria diocesana, sintetizzano quanto ha avuto luogo domenica scorsa a San Vendemiano.

Mettiamo in luce la realtà missionaria sommersa

Hanno risposto in oltre venti, tra gruppi e associazioni, all'appello del Centro missionario. Così sono stati allestiti oltre venti stand di realtà che operano nel campo della missione e della mondialità. "Avevamo la sensazione - racconta don Bruno Daniel - che il sommerso missionario fosse più ricco dell'emerso. Il vice-presidente del nostro centro diocesano, don Adriano Bellotto, ha tradotto tale intuizione in questa proposta di assemblea nella quale i diversi gruppi si fanno conoscere alla Chiesa e nella Chiesa. Da qui la possibilità di instaurare relazioni e avviare collaborazioni. Ognuno può essere stimolato a fare di più e meglio".

Molti i gruppi missionari parrocchiali presenti, tra loro anche quelli della forania del Quartier del Piave, che si sono presentati insieme in quanto già da tempo hanno avviato una proficua collaborazione. C'erano poi associazioni e gruppi legati a realtà missionarie e che realizzano progetti specifici in varie parti del mondo. Uno stand è stato infine preparato dai ragazzi di catechismo della terza media di San Martino di Colle Umberto sulla figura del Servo di Dio e missionario don Costantino Vendrame.

"Nelle nostre parrocchie - ha affermato il vescovo Corrado Pizziolo - c'è molto. Queste realtà indicano un vissuto positivo, credo che il tema missionario debba diventare stimolo non per un unico gruppo ma per tutta la comunità".

La missione vista da loro

Come ci vedono i destinatari del nostro servizio missionario? A questa domanda ha risposto l'ospite, il dottor Kipoy Bongo, originario del Congo e formatore del Centro Cum di Verona. I rischi nei quali incorrono le missioni europee in Africa e America Latina sono molti se al centro non viene posto Gesù Cristo. I missionari diventano tappabuchi e vengono preferiti al clero locale perché portano vestiario e materiali vari dall'Europa: la missione è caratterizzata dal dare beni materiali, facendo calare dall'alto progetti occidentali in culture completamente diverse, la mancanza di comunione e cooperazione porta i destinatari a vivere il complesso di inferiorità. "La missione - ha detto Kipoy Bongo - deve saper fermarsi e interrogarsi. Non dare per dare, ma dare con significato di fede. La missione è conoscere Gesù Cristo che ci salva. Poi se c'è bisogno di un pozzo ben venga. Ogni volta che facciamo un progetto dobbiamo sederci con chi vogliamo aiutare e avviare una procedura di cooperazione. Altrimenti la missione diventa solo promozione sociale e non annuncio del Vangelo".



(da L'Azione, n. 11 del 09/03/2008)




 
 
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