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Il vescovo Riccardo incontra i presbiteri della forania La Vallata
Il vescovo Riccardo incontra i presbiteri della forania Conegliano
Il Vescovo incontra i partecipanti ai camposcuola AC
La Sala della Comunità "Oratorio Beata Giuliana", di Susegana, sta organizzando per il prossimo mese di marzo due spettacoli teatrali.
L'iniziativa rientra nella manifestazione "I Teatri del Sacro" che si è svolta a Lucca lo scorso settembre. Non si tratta di un nuovo festival e neppure di una semplice vetrina di nuovi spettacoli. É in prima istanza un progetto artistico e culturale dedicato alle intersezioni, sempre più diffuse, fra il teatro e la ricerca spirituale e religiosa: un 'corpo a corpo' libero e sincero con le domande della fede, acceso dall'azione drammatica.
Un'insieme di emozioni che vengono suscitate all'interno di ogni persona, qualunque sia il suo credo, qualunque sia la sua fede, per riuscire a cogliere il piacere della vita.
Un teatro, quindi, di tutti e il più possibile per tutti, affinché lo spettacolo torni ad essere, prima e oltre l'estetica della performance, un'occasione di partecipazione popolare e comunitaria.
La sala di Susegana è tra le venti selezionate in tutta Italia per rappresentare un paio degli spettacoli vincitori de "I Teatri del Sacro".
Venerdì 5 marzo 2010, l'Associazione Culturale Teatro del Cerchio (Parma) porterà in scena
Di e con: Mario Mascitelli. Musiche di: Maurizio Soliani e Guido Ponzini. Regia: Maria Pia Pagliarecci
Il beato pellegrino è un tipografo oppresso da un lavoro fatto di scadenze, appuntamenti, consegne e che delle immagini e delle parole che stampa conosce "soltanto il colore e la forma ma mai il significato". La necessità di un "significato" diventa per lui domanda urgente e ossessiva, lo spinge ad una ricerca di senso che non può più procrastinare. Grazie anche all'incontro con un frate che gli racconta la leggenda del beato pellegrino, partito da un paese lontano per incontrare Santa Chiara da Montefalco, decide di partire.
Venerdì 12 marzo 2010, l'Associazione Culturale Liberarte (Orvieto) rappresenterà
liberamente ispirato a due romanzi di Jan Fridegard e Arto Paasilinna.
Di e con: Giovanna Mori e Jacob Olesen. Collaborazione artistica: Giovanni Calò, Mario Guiducci. Disegno luce: Luca Febbraro
Un uomo muore, la sua anima lascia il corpo e si mette a guardare quello che succede sulla terra, vede una donna in coma e se ne innamora. Poi anche l'anima della donna lascia il corpo: comincia così una storia d'amore. Le due anime s'incontrano, si amano, fanno incontri.
Oibò son morto è un originalissimo testo tratto dalle opere di Jan Fridegard e Arto Paasilinna, due autori scandinavi di fede protestante, riscritto dagli autori-attori della compagnia Liberarte. Lo spettacolo è una surreale e divertente riflessione sul senso della vita, sul superamento della paura attraverso la fede nell'uomo, nella curiosità e nell'incontro.
Gli spettacoli inizieranno alle ore 20.45 presso l'Oratorio Beata Giuliana, via Chiesa 1, a Susegana. Posti numerati fino ad esaurimento. Biglietto unico 8 €.
Prevendita biglietti presso la sala: sabato 20 e 27 febbraio dalle 16.00 alle 18.00, venerdì 5 e 12 marzo dalle ore 16.00 alle 21.00.
Per ulteriori informazioni: 328/5649223.