Seminario Open Day Upgrade: esercizi spirituali
09:00: S. Messa per il Dialogo Ecumenico
Incontro formativo dei sacerdoti giovani, ordinati negli ultimi cinque anni
20:30: Incontro della Consulta delle Aggregazioni Laicali
Incontro formativo dei sacerdoti nel secondo quinquennio di ordinazione
18:00: Incontro del Gruppo del Servizio Diocesano per la Tutela dei Minori
09:00: Ritiro spirituale del presbiterio
10:00: S. Messa per i militari italiani impegnati in missioni di pace
18:15: S. Messa nel 30º anniversario di fondazione del Centro Culturale Humanitas
19:30: Riunione del Consiglio Pastorale Diocesano
20:30: Scuola di preghiera per giovani
16:00: Incontro del "4X4"
Il tempo di Avvento che stiamo per iniziare è attesa di Cristo e del suo regno di giustizia e di pace!
L'Ufficio diocesano per la pastorale sociale e la Caritas vorrebbero caratterizzare questo tempo di Avvento con una unanime e diffusa preghiera per la pace, facendo nostre le parole degli angeli che nella notte di Natale torneranno a ricordarci il loro annuncio: "Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama".
Per questo motivo, ogni settimana verrà pubblicata una scheda con una preghiera per la pace, che potrà essere utilizzata in ogni parrocchia, sia nelle celebrazioni liturgiche (magari come invocazione da fare al termine della Messa o come conclusione della Preghiera dei fedeli), sia nei vari gruppi di operatori pastorali.
Il punto di arrivo di questa "preghiera diffusa per la pace" sarà la Veglia diocesana che si terrà la sera di giovedì 28 dicembre nel duomo di Oderzo.
Come ogni anno l’Ufficio liturgico diocesano mette a disposizione una proposta di un’animazione per le celebrazioni domenicali del Tempo d’Avvento.
Nell'archivio compresso scaricabile (150KB) sono presenti i testi stampabili singolarmente per ogni domenica.
La situazione drammatica della Terra Santa ci disorienta e ci destabilizza. Ancora una volta il male prende forma e sembra prevalere. La nostra umanità è vicina alle vittime di questa guerra: i bambini, le donne, i malati senza possibilità di essere curati… Il senso di impotenza è forte e ci chiediamo: cosa possiamo fare?
Abbiamo ricevuto l’appello dal cardinal Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme, tramite il vescovo emerito Giacinto Marcuzzo, che ci ha raggiunti con una lettera. “Voi conoscete già la situazione drammatica della Terra Santa - scrive Marcuzzo -. Soprattutto a Gaza, ma anche nel resto del paese, adesso già e in modo speciale dopo - quando un minimo di tregua sarà raggiunto - c’è e ci sarà un urgente bisogno di aiuto e di solidarietà. Davanti a questa situazione, cha non esito a chiamare catastrofica, e davanti alla nostra incapacità di far fronte agli ingenti bisogni, il nostro patriarca di Gerusalemme, il card. Pizzaballa, si è visto spinto dalla carità a fare un appello di aiuto speciale alla nostra comunità locale, a tutti gli amici della Terra Santa e a tutti gli uomini di buona volontà... Nella preghiera, chiedo anzi chiediamo - tutta la comunità del patriarcato - al Signore di ricompensare la vostra generosità con i doni dello Spirito Santo di cui avete maggiormente bisogno. Tutti insieme, formiamo una bella comunione di preghiera per la pace nel mondo, soprattutto per la terra di Gesù, per Gaza e dintorni dove è passata la Santa Famiglia di Nazareth in transito per la fuga in Egitto”.
A seguito di questa lettera la diocesi di Vittorio Veneto, rappresentata dal vescovo Corrado, ha avviato una colletta per la Terra Santa finalizzata a rispondere a questa richiesta di aiuto come espressione di solidarietà fra chiese universali. Così l’Ufficio Missionario, la Caritas diocesana e l’Ufficio Migrantes, unitamente, si sono fatti carico di questa iniziativa e restano a disposizione per chiarimenti o approfondimenti. È una proposta che caratterizzerà il tempo di Avvento che sta per iniziare.
Nel periodo di Avvento ogni settimana sull'Azione aggiornamenti sulla raccolta e sulla situazione in Terra Santa.
Per chi desidera contribuire è possibile inviare un bonifico a:
Diocesi di Vittorio Veneto - Ufficio Missionario, Banca Prealpi filiale di Vittorio Veneto, IBAN IT 71X08 90462 19000 70000 08534 con causale “Appello Terra Santa”.
Come suggerito nella lettera pastorale “Alla luce dello Spirito”, il giorno 27 novembre inizia la “lettura continua” della Bibbia, a partire dal vangelo secondo Marco. Tutti coloro che intendono aderire alla proposta sono invitati a leggere, ogni giorno, alcuni versetti del vangelo, secondo la suddivisione suggerita (v. sotto). Non servono competenze specifiche o preparazioni particolari, se non il desiderio di ascoltare la vita con la Parola e la Parola con la vita.
Questa esperienza di lettura continua può aiutare a guardare con Sapienza alla vita di tutti i giorni: Dio solo sa quanto è necessario questo approccio saggio e illuminato! È un aprirsi all’ascolto del Vangelo giorno dopo giorno, secondo il calendario proposto, fino alla tappa di lunedì 18 dicembre: solo in questo giorno, chi vuole si potrà collegare online per una risonanza comunitaria di ciò che lo Spirito ha suggerito a ciascuno (il link per il collegamento verrà pubblicato sul sito della Diocesi il giorno stesso dell’incontro).
Questa la scansione proposta:
Si tratta di una delle iniziative descritte nella lettera pastorale del Vescovo in sintonia con la fase sapienziale del cammino sinodale della chiesa italiana (vedi pagg. 24-25 della lettera pastorale).
La proposta per la lettura continua è disponibile al download (1,5MB), assieme ad altro materiale con suggerimenti per l'ascolto della Parola.
Per ricordare gli 80 anni della morte di mons. Eugenio Beccegato, vescovo di Vittorio Veneto dal 1917 (allora Ceneda) sino al 1943, negli spazi esterni e interni del Castello vescovile di Vittorio Veneto (via Brevia, 33) si apre una mostra di opere in ferro di Valentino Moro.
La mostra sarà inaugurata sabato 18 alle 10.30, sempre presso il Castello di San Martino. Sarà introdotta da don Mirco Miotto, incaricato diocesano dell’Ufficio per l’Arte Sacra e i Beni culturali Ecclesiastici; l’intervento di presentazione della mostra sarà tenuto dalla professoressa Lorena Gava, critico e storico dell’arte. Sarà presente l’autore, Valentino Moro, mentre il vescovo Corrado Pizziolo porterà il suo indirizzo di saluto.
La mostra sarà poi visitabile sabato 18 e domenica 19 novembre dalle 15 alle 18. Le opere resteranno esposte fino all’Epifania.
Valentino Moro è originario di Col San Martino, ha 64 anni, è sposato e da tanti anni vive a Miane dove ha il proprio laboratorio. Fin da ragazzo ha appreso i segreti del mestiere di fabbro. Ha iniziato costruendo inferriate e cancelli, poi l’innata vena artistica lo ha ispirato e spinto alla realizzazione delle prime opere - tutte rigorosamente in ferro - raffiguranti piante di vite: per narrare la fatica dei viticoltori della sua terra, le raffigura contorte, tormentate e ricurve, ma anche in tensione verso il cielo. “Alberi inquieti” le definiscono i critici d’arte. Vent’anni fa grazie ad alcune opere esposte al Vinitaly di Verona, Valentino fa conoscere la sua maestrìa oltre i confini della terra natale. Nel 2013 l’inaugurazione della prima opera pubblica, realizzata a Longarone per il 50° della tragedia del Vajont. In Castello vescovile ha deciso di portare quattro delle sue opere: due croci, una pianta di vite e un intreccio di rami.
Anche attraverso questa mostra la Diocesi di Vittorio Veneto, unitamente al Museo diocesano d’arte sacra e alla Casa di spiritualità “San Martino”, intende fare memoria del suo pastore, mons. Eugenio Beccegato, il cui motto episcopale fu “In vinculis caritatis” (“Con legami d’amore” - Os 11, 4). Nato a Fossalta Padovana (diocesi di Treviso) nel 1862, mons. Beccegato fu ordinato presbitero nel 1886. Nominato vescovo di Ceneda nel 1917, resse la diocesi in un periodo particolarmente complesso, quello tra le due Guerre mondiali, e morì a Vittorio Veneto il 17 novembre 1943. Per questo, proprio venerdì 17, alle 17.30, sarà celebrata l’eucaristia, presieduta dal vescovo Corrado, nella Cappella di san Martino in Castello vescovile, dove giace il suo corpo.
Ampio servizio sull’anniversario della morte di Beccegato e sulla mostra, sul numero de L’Azione in uscita giovedì prossimo.
L’Ufficio Catechistico per l’Avvento 2023 propone il sussidio “Facciano festa gli alberi davanti al Signore che viene” – Quattro alberi per attendere il Signore (scaricabile in PDF, 1,4MB).
Seguendo le indicazioni di Papa Francesco, siamo invitati a cogliere nella natura un messaggio divino, ad ascoltare il canto di Amore infinito del mondo e a prendercene cura. Ad ogni domenica di Avvento è abbinato un albero con l’invito di percorrere una “via botanica” metafora di quella spirituale, invocando la venuta del Signore e celebrandolo come Signore del mondo. Completa il sussidio un approfondimento sul tema, con un accenno agli Alberi nella Bibbia e la presentazione del Giardino Biblico di Ruth, un’interessante realtà diocesana.
Aggiornamento circa il tavolo diocesano sulla sostenibilità ambientale
e considerazioni sulla deroga al “clorpirifos metile”
Venerdì 16 giugno si è svolto un nuovo incontro del Tavolo diocesano sulla sostenibilità ambientale, per dare concretezza alla seconda tappa della fase progettuale, dopo il triennio dedicato al tema del dialogo tra produttori, associazioni agricole e gruppi ambientalisti. Gli stessi protagonisti – erano presenti i rappresentanti dei Consorzi di tutela del Prosecco DOC e del Conegliano Valdobbiadene DOCG, insieme ai rappresentanti di “Salute e Ambiente” in rappresentanza di tutto il coordinamento di “Fare Rete” – sono gli attori che, in sintonia con il coordinamento del Tavolo, tenteranno di portare avanti alcuni obiettivi sui quali ci si sta confrontando, fra i quali l’organizzazione di un evento culturale nel prossimo autunno e una interlocuzione con gli Istituti scolastici – in primis il “Cerletti” di Conegliano – per dare l’opportunità agli studenti di approfondire ulteriormente il tema della sostenibilità ambientale e sociale. A metà luglio è previsto un ulteriore incontro per dare continuità al lavoro iniziato.
Il contesto della riunione svolta è stato inevitabilmente anche l’occasione per un confronto fuori programma sul tema, oggi di attualità, che riguarda la deroga all’uso del Clorpirifos metile per combattere la cicalina della vite (Scaphoideus titanus), vettore responsabile della flavescenza dorata che minaccia pesantemente i vigneti del nostro territorio.
A tal proposito, giova anzitutto ricostruire la dinamica dei passaggi istituzionali, per meglio comprendere la situazione, partendo dal fatto che la flavescenza dorata ha colpito lo scorso anno un consistente numero di ettari di superficie coltivata a vite. Da ciò la richiesta avanzata, su stimolo di parte del sistema produttivo, dal Servizio fitosanitario nazionale al Ministero della Salute per chiedere la deroga sull’uso di un principio attivo tra quelli di per sé non autorizzati, per ottenere una più efficace risposta al contenimento della patologia. Dal Governo è quindi stata avviata la procedura per ottenere la deroga del discusso Clorpirifos metile che, non essendo più autorizzato dal 2020, non è più in commercio (alcune deroghe erano già state date per la lotta alla cimice asiatica nel 2021).
A tutto questo si aggiungono altri dati: in primo luogo il rilievo fatto dal Consorzio Conegliano Valdobbiadene DOCG che registra una diminuzione di più del 70% rispetto all’anno precedente della presenza dell’insetto vettore nei 102 vigneti in osservazione (in ulteriore calo negli ultimi giorni), lasciando intendere che la temuta patologia della vite risulti in realtà piuttosto sotto controllo quest’anno; in secondo luogo, quantunque vi sia la possibilità di una deroga, il Clorpirifos metile non è comunque ammesso dal Protocollo viticolo del Consorzio DOCG; mentre il Consorzio DOC, che pure ritiene inopportuna tale deroga, ha fatto sapere che alcune importanti realtà produttive della Denominazione hanno vietato l’uso di tale prodotto ai propri conferitori d’uva; in terzo luogo, i tempi sono molto stretti e probabilmente il sì definitivo del Ministero della Salute sarà tardivo rispetto ai trattamenti che, per essere efficaci, dovranno avere luogo entro le prossime due settimane. E proprio sulla questione dei trattamenti il direttore del Consorzio Conegliano Valdobbiadene DOCG, dott. Diego Tomasi, fa sapere: “Ci stiamo impegnando per fare in modo che tutti gli interventi vengano fatti in contemporanea e con gli stessi principi attivi, in modo da garantire il rispetto diffuso di quanto stabilito dal disciplinare, proprio per una maggiore attenzione e tutela della salute delle persone e dell’ambiente; inoltre ci stiamo attivando per sensibilizzare ancor più i nostri viticoltori nell’adottare l’altra importante azione necessaria, ossia l’estirpo delle viti con sintomi”.
Chiaramente non vanno minimizzate le preoccupazioni della cittadinanza e, in particolare, dei movimenti ambientalisti – i quali hanno organizzato un incontro al “Dina Orsi” di Conegliano lo scorso martedì 13, alla presenza del consigliere regionale Zanoni – che ribadiscono il fondato timore che, a forza di deroghe e autorizzazioni, si rischi in realtà di speculare sulla salute e sull’incolumità di persone e ambiente, facendo in ogni caso prevalere le ragioni economiche su quelle mediche, etiche e valoriali. La soluzione più efficace e radicale, in questo senso, resta la conversione al biologico e a certificazioni di standard più rigorosi, quantomeno nella prospettiva – già più volte richiamata dal Tavolo diocesano – delle “grandi mete e piccoli passi”, intendendo per “grande meta” la massima riduzione possibile dell’uso di prodotti di sintesi e di impronta sia carbonica che idrica.
Alla luce di tutte queste sfaccettature, è necessario ribadire anzitutto l’attenzione e l’impegno a favore della sostenibilità ambientale: certamente tenendo conto anche dell’economia di un territorio con tutto ciò che rischia di minacciarla, ma riconoscendo al contempo l’importanza di una visione che abbia al centro il modello dell’“ecologia integrale”, in cui anche la cura dell’ambiente e della giustizia sociale sono una priorità.
In realtà tutto questo, sulla base delle informazioni raccolte, risulta un obiettivo piuttosto chiaro ai Consorzi, che stanno dimostrando il loro fattivo impegno, anche pubblicamente dichiarato, rifiutando – nello specifico del caso – l’utilizzo del Clorpirifos metile e di ogni altro principio attivo che sia dannoso per la salute. Auspichiamo che questo sia davvero l’intento non solo dei Consorzi, ma anche di ogni singolo produttore.
Per il resto, in merito alla deroga sul principio attivo oggetto del dibattito, appare evidente che la questione si stia giocando principalmente sul piano politico, con il rischio di strumentalizzare il tema caricandolo di significati che trascendono la sua reale portata. Certo, la politica ha tutto il diritto e il dovere di intervenire in materia, purché le priorità non siano dettate da visioni di parte nel mero gioco degli equilibri politici, ma vi siano sempre al centro delle valutazioni e delle scelte l’attenzione al bene comune, la logica del buonsenso, la tutela della sostenibilità nelle sue varie espressioni. Ché se questo non fosse, sarebbe una sconfitta per tutti.
Don Andrea Forest
Delegato vescovile per la pastorale sociale
Coordinatore del Tavolo diocesano sulla sostenibilità ambientale
In seguito al terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria nella notte tra il 5 e 6 febbraio, la Caritas diocesana di Vittorio Veneto partecipa al dramma delle persone che abitano quei territori, facendosi vicina con la preghiera e con la solidarietà fraterna. Una vicinanza ulteriormente rafforzata dai particolari legami di collaborazione che sono stati recentemente avviati con la Caritas Turchia e con le altre Caritas diocesane locali. La Caritas di Vittorio Veneto rilancia, inoltre, le indicazioni della Caritas Italiana, che raccomanda di non improvvisare raccolte di beni materiali per l’emergenza, data la difficoltà logistica a far pervenire in modo efficace gli aiuti; l’invito che viene dalle stesse Caritas nazionali di Turchia e Siria è invece quello di contribuire con la raccolta di offerte per una miglior gestione degli interventi in loco.
Pertanto Caritas Vittorio Veneto avvia una raccolta fondi per contribuire, sia direttamente, sia tramite la Caritas Italiana al sostegno delle popolazioni terremotate. È possibile devolvere la propria offerta o consegnandola direttamente presso la sede della Caritas diocesana (Via Malanotti 11, Vittorio Veneto), oppure tramite bonifico bancario, specificando sempre la motivazione della donazione. Quanto viene elargito tramite bonifico bancario è deducibile dalla dichiarazione dei redditi, purché sia segnalato il nominativo, residenza e codice fiscale del donatore.
Questi gli estremi per il bonifico:
IBAN: IT 30 L 02008 62196 000104583709
Intestato a: Fondazione Caritas Vittorio Veneto Onlus
Causale: Terremoto Turchia Siria
Altre informazioni utili:
La Caritas Italiana ha inviato in questi giorni un sussidio di animazione e di preghiera, in preparazione alla raccolta fondi, perché non sia semplicemente una raccolta di soldi, ma un atto di solidarietà che inizia anzitutto con la vicinanza spirituale:
Convocando il Sinodo della Chiesa Universale, negli anni 2021-2023, Papa Francesco ha invitato tutti i battezzati a partecipare a questo processo, con lo scopo di discernere insieme come essere sempre più, a lungo termine, una Chiesa sinodale.
Una delle tappe è a livello diocesano. Ad ogni Chiesa locale è stato chiesto di consegnare il frutto del proprio discernimento in un documento di sintesi. Afferma il Documento Preparatorio:
La sintesi che ciascuna Chiesa particolare elaborerà al termine di questo lavoro di ascolto e discernimento costituirà il suo contributo al percorso della Chiesa universale. Per rendere più agevoli e sostenibili le fasi successive del cammino, è importante riuscire a condensare i frutti della preghiera e della riflessione in una decina di pagine al massimo. (n. 32)
Lo scopo della sintesi non è presentare la cronologia delle tappe del processo sinodale concretamente seguite, né stendere un verbale che elenchi in maniera indiscriminata tutti i punti emersi nei lavori. Piuttosto, come culmine del discernimento spirituale comunitario, la sintesi punta a raccogliere ed esprimere i frutti del processo sinodale in modo che siano comprensibili anche a chi non vi ha partecipato, indicando come la chiamata dello Spirito Santo alla Chiesa è stata compresa nel contesto locale.
Il documento di sintesi elaborato dalla nostra diocesi è stato presentato nell’incontro sinodale di venerdì 22 aprile. Chi volesse prenderne visione lo trova tra gli Strumenti e documenti per il percorso sinodale della nostra Diocesi, o lo può scaricare da qui in formato pdf (276KB).
Sono a disposizione degli interessati dei volumi riguardanti la Diocesi di Vittorio Veneto:
I dettagli di ciascun volume sono nella presentazione scaricabile in PDF (950KB).
Per maggiori informazioni e per averne copia rivolgersi all’Ufficio Amministrativo: tel. 0438/948241.