Festa civile e diocesana dei lavoratori
09:30: Festa diocesana dei chierichetti
10:30: S. Messa per la festa diocesana del lavoro
09:00: Incontro dei Vicari Foranei
20:30: Il lavoro, un'alleanza sociale generatrice di speranza
20:45: Preghiera del rosario per le vocazioni
19:00: S. Messa nella giornata di preghiera per le vocazioni di speciale consacrazione
18:00: Festival Biblico: «Nei giorni fiorisca il giusto» (Sal 72,7)
19:30: Incontro dei membri del Consiglio Pastorale Diocesano
20:30: Scuola di preghiera per giovani
21:00: Festival Biblico: «Voglio svegliare l’Aurora» (Sal 108,3)
09:30: Festival Biblico: «Le montagne innalzino pace al tuo popolo»
15:00: Festival Biblico: "Avere (ancora) fiducia"
16:30: Festival Biblico: «Ha creato i cieli con sapienza» (Sal 136,5)
18:00: Festival Biblico: "Disarmare la comunicazione"
21:00: Festival Biblico: "Ascolta, Signore, la mia voce"
AC: Festa diocesana degli incontri
62ma Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni
07:30: Festival Biblico: «Dal tuo orizzonte lontanissimo mi scavi» (Sal 139)
10:00: Festival Biblico: «Fa’ che io sappia quanto sono fragile» (Sal 39, 3-5)
14:30: S. Messa nella festa dell'ACR
15:00: Festival Biblico: "Il desiderio come fattore umano"
16:30: Festival Biblico: «Dal grembo di mia madre» (Sal 22,11)
18:00: Festival Biblico: "Nel silenzio, riflettete nei vostri cuori (Sal 4, 5)"
21:00: Festival Biblico: "Caraluce. Riscoprire la gratitudine e la meraviglia"
Perché fare religione a scuola? Molti dicono che le religioni dividono e non uniscono. Le religioni dividono a causa dei pregiudizi e della paura, spesso enfatizzati dai mass media. A scuola nell'ora di religione, ciascuno impara a conoscere se stesso e gli altri, il senso della vita, il valore della pace, il significato della fede in Dio. Gli "altri", credenti o non credenti, non sono nemici da temere o da combattere, ma fratelli da rispettare e con i quali confrontarsi e dialogare.
Nella scuola non ci sono solo cristiani cattolici, non ci sono solo credenti...
L'insegnamento della religione cattolica promuove il rispetto delle diversità ed è, in questo senso, risorsa e non ostacolo alle strategie di integrazione di tutti gli alunni.
Studiare la religione cattolica aiuta a riconoscere ciò che appartiene alle radici culturali, spirituali e bibliche, giudaiche e cristiane del nostro popolo. Ciascuno può così riconoscere ciò che gli appartiene, perché nato o perché vive nella storia e cultura italiana.
La religione a scuola non è per convertire e professare la fede cristiana ... questo è compito della parrocchia.
In classe invece, nel confronto e nel dialogo, l'insegnamento della religione sollecita tutti, cristiani e non cristiani, a farsi più consapevoli della propria identità religiosa e insieme attenti ai valori religiosi in cui gli altri si riconoscono.
Se sei genitore che iscrivi un figlio o una figlia ad una scuola del primo ciclo, fai una scelta che ha valore educativo.
Se sei studente e ti iscrivi alle superiori, cioè ad una scuola secondaria di secondo grado, sei tu che scegli insieme con i tuoi genitori.