18:30: S. Messa per il 125° di fondazione delle suore Serve di Maria Riparatrici
11:00: Il Vescovo incontra i ragazzi al camposcuola ACR e celebra la S. Messa
Il vescovo Riccardo incontra i presbiteri della forania La Vallata
Il vescovo Riccardo incontra i presbiteri della forania Conegliano
Il Vescovo incontra i partecipanti ai camposcuola AC
Chiara Luce Badano (1971-1990) verrà proclamata Beata sabato 25 settembre 2010, al Santuario della Madonna del Divino Amore (Roma). La sua è una testimonianza sorprendente di fede, di fortezza, di una giovane di oggi.
Chiara Lubich, nel 2000, disse: "Quanta luce nelle sue parole, nelle sue lettere, nella sua vita! È modello e testimone per giovani ed anziani".
Essere presenti sarà un'occasione d'oro, in particolare per i ragazzi e i giovani, per conoscere un modello di vita cristiano vissuto nella quotidianità, una santità vicina e imitabile, una santità vissuta insieme.
Il programma prevede tre momenti:
Sono previsti tre pullman (150 pass), che partiranno il mattino (molto presto) del 25 settembre 2010. Il ritorno è previsto per la serata del 26.
La quota di 115€ comprende: viaggio andata e ritorno a Roma, quota di partecipazione, pernottamento, un pasto caldo (il pranzo di domenica). Per il sabato sono consigliati "pranzo e cena al sacco".
Le iscrizioni sono accettate entro sabato 4 settembre tramite versamento di un acconto di € 60 (saldo in pullman).
I contatti per ulteriori informazioni e per le prenotazioni sono in allegato assieme alla scheda di iscrizione (98 KB).
Chi è Chiara Luce?
A lungo attesa, nasce a Sassello (SV) il 29 ottobre 1971 e cresce in una famiglia semplice che la educa alla fede. Ricca di doti naturali, bella e sportiva, ha molti amici che la considerano, al tempo stesso, normale e straordinaria. Aderisce come Gen (Generazione Nuova) al Movimento dei Focolari fondato da Chiara Lubich, dove scopre Dio come Amore e ideale della vita, e si impegna a compiere in ogni istante, per amore, la sua volontà. Coltiva l'amicizia con Gesù, che riconosce presente nel prossimo; predilige i piccoli, gli umili e i poveri, tra cui i bimbi dell'Africa, ove sogna di recarsi come medico.
A 17 anni, colpita da tumore osseo, affronta la malattia affidandosi all'amore di Dio. Di fronte alla sofferenza ripete: «Se lo vuoi tu, Gesù, lo voglio anch'io». A chi l'avvicina comunica serenità, pace e gioia. "Chiara Luce" - così amava chiamarla Chiara Lubich - lancia un messaggio ai suoi coetanei: «I giovani sono il futuro. Io non posso più correre, però vorrei passare loro la fiaccola come alle Olimpiadi. Hanno una vita sola e vale la pena di spenderla bene».
Il 7 ottobre 1990 saluta la mamma dicendo: «Sii felice, io lo sono!» e va incontro allo Sposo.
La sua vita è la testimonianza di un sì incondizionato all'amore di Dio, un sì ripetuto fin da piccola, un sì che ha saputo trasformare la malattia in un cammino luminoso verso la pienezza della Vita. Immediato l'eco della sua santità che si è divulgato progressivamente.
Ulteriori informazioni su Chiara sono reperibili nei siti www.focolare.org e www.chiaralucebadano.it.