Pellegrinaggio della Caritas diocesana per il Giubileo
15:30: "Vieni e seguimi"
20:30: Scuola di preghiera per giovani
S. Messa per i defunti dell'Azione Cattolica
16:00: Consiglio Diocesano dell'Azione Cattolica
9ª Giornata mondiale dei poveri
18:00: Inaugurazione della Casa Maria Bambina
20:30: La Caritas diocesana si racconta
11:00: Rinnovo delle adesioni dell’UNITALSI diocesana
15:00: Racconti. Parole che fanno la (tua) storia
20:30: Adorazione eucaristica per le vocazioni, aperta a tutti
13:00: Pranzo per la Giornata mondiale dei poveri
“Non abbiate paura” è l’invito che compare ad ogni teofania ed è la frase che più ripete Gesù Risorto tutte le volte che si mostra ai suoi discepoli. Un invito che aiuta ad affrontare momenti bui, difficili, di fatica e persecuzione, sapendo che il Signore è sempre accanto ad ognuno di noi. E dovendo immaginare la vita di un martire nei momenti prima del proprio martirio, ci piace credere che questa frase sia quella che si sentono più spesso dire da Gesù che li accompagna fino all’estremo della loro testimonianza.
“Non abbiate paura” sono parole di Gesù quando invita i suoi ad andare come pecore in mezzo ai lupi ma al contempo di non avere paura per questo. Certo che sapere di essere in mezzo ai lupi mette paura ma le condizioni con le quali Gesù chiede ai suoi discepoli di viaggiare non lasciano l’ultima parola ad essa. Egli chiede ai suoi di non portare con sé nulla e di essere ospitati in casa della gente. Ciò che Gesù vuol dire ai suoi è che non devono temere di trovare solo nemici durante il loro cammino, non devono pre-giudicare l’incontro con l’altro senza osare.
“Non abbiate paura” è rivolto anche a noi tutti, che nella vita quotidiana siamo chiamati ad uscire, a raggiungere le periferie e annunciare a tutti il Vangelo, ad amare “il nemico”. A noi viene chiesto di credere saldamente in queste parole perché Gesù ha promesso di essere con noi fino alla fine.
La Veglia in ricordo dei missionari martiri che quest’anno celebreremo il 31 marzo alle 20.30 nel Duomo di Sacile vuole essere un’occasione di preghiera e digiuno per rinforzare l’impegno che ognuno di noi ha preso come cristiano “fino alla fine”.
Nella Parrocchia di Sacile la Veglia aprirà la comunità all’esperienza delle 24 ore con il Signore infatti si concluderà con l’adorazione del santissimo che sarà esposto nella cappella e lì resterà per 24 ore i fedeli potranno vegliare e pregare in contemplazione. In occasione della veglia che sarà presieduta dal Vescovo Mons Corrado Pizziolo, ci faremo accompagnare da due testimonianze significative: Don Tarcisio Bertacco e Onesta Carpenè in occasione del 10° anno dalla scomparsa.