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Esperienze estive di volontariato nei Balcani


(notizia del 08/04/2008, ormai in archivio)

È ormai quasi ventennale il legame tra la Caritas diocesana e la fetta di Europa appena al di là dell'Adriatico. Volontari vittoriesi sono stati a Sisinac ferita dalla guerra, a Dumace tra i profughi , a Kotor tra i rom, a Gornja Bistra tra i disabili, a Paçram a giocare con i bambini, altrove ancora... e poco conta, in fondo, se si trattava di bosniaci, albanesi, serbi o croati.

Come le vere amicizie, questo balcanico legame ha resistito al tempo e ai cambiamenti politici ed economici; è passato per persone e stili diversi in Italia; ma ancora c'è, per fortuna.

Tanto è vero che anche per luglio e agosto 2008 la Caritas propone una "Estate di solidarietà". Con tre diverse proposte accomunate dallo stesso obbiettivo: dedicare parte delle proprie vacanze a persone meno fortunate, conoscere, arricchendosi, altre Europe e altre culture, avere un'occasione di formazione personale, sfatare pregiudizi sugli stranieri. Un conto sono "gli albanesi" contro cui si inveisce davanti allo spritz, un conto "gli albanesi" di 10 anni che convinci a fare un bans in un pomeriggio d'estate, a casa loro.

Pistull e Paçram, Albania, dall'1 al 15 agosto

Un campo di animazione per bambini e ragazzi dei due villaggi, proseguendo l'esperienza e rinforzando le amicizie degli anni scorsi. Con i già conosciuti suor Ducata e don Mark.

Dugagjin (Scutari), Albania, dall'1 al 15 agosto

Da questa regione in mezzo alle montagne provengono alcune suore che operano a Tarzo a Villa Bianca. E proprio da loro è partito l'invito ai giovani per andare a organizzare attività di animazione con bambini e ragazzi di quei villaggi piuttosto isolati. Accompagnerà i volontari diocesani don Benito Introvigne.

Presnace, Bosnia Erzegovina, dal 17 al 28 agosto

A Presnace, parrocchia rurale alla periferia di Banja-Luka, la Caritas propone una "Scuola di volontariato", che, come la "Scuola di pace" dell'anno scorso, coinvolge assieme giovani italiani e bosniaci dai 16 ai 21 anni. Per conoscersi, per incontrare la popolazione, per compiere lavori manuali utili alla comunità, e per riflettere sulla pace in terre dove sanno bene quanto sia faticosa da ottenere. Referenti italiani saranno Daniele Bombardi, di Ceggia, responsabile di Caritas italiana in B.E., e don Benito Introvigne. Con loro il parroco di Presnace monsignor Ivica Bazimovic.

Per informazioni, contattare la Caritas diocesana.



Piccolo aggiornamento: al 16 giugno, ci sono posti disponibili in tutte le tre esperienze.
(da L'Azione, n. 15 del 30/03/2008 e n. 26 del 15/06/2008)


(Categorie: Caritas, Missione, Giovani)segnalato da Tommaso Bisagno



 
 
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