Coordinamento - Consigli e Unità Pastorali
 

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Un consiglio per studiare, valutare e proporre

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pubblicato mercoledì 5 gennaio 2011



Ultimo frutto della stagione del rinnovo degli organismi di partecipazione della nostra Chiesa, il nuovo Consiglio pastorale diocesano si è riunito la prima volta venerdì 10 dicembre. Quella del rinnovo dei consigli è certamente una stagione di mobilitazione generale della nostra Chiesa, uno sforzo per far sentire a tutti i nostri cristiani che la Chiesa deve essere di tutti e tutti devono dare la loro collaborazione. Poi, se guardiamo come sono andate le cose, dobbiamo constatare che non ovunque lo sforzo è stato vero. A volte più che un rinnovo è stato un rassegnato adempimento. Tuttavia nel suo complesso è stata un'operazione interessante che ha messo in gioco migliaia di persone.

Il Consiglio diocesano, come ha scritto nell'ultimo numero del giornale il nostro Vicario generale, rappresenta la Chiesa nelle sue varie componenti ed è l'espressione più alta della partecipazione. In quello che si è riunito venerdì 10 è scarsa una componente, quella delle donne, solamente 8 su 40. Nella Chiesa reale delle nostre comunità la presenza delle donne e ben più determinante.


Il programma di lavoro

Il Vescovo ha richiamato innanzitutto la natura e le finalità del Consiglio che ha sintetizzato in tre parole: studiare, valutare, proporre. Poi si è tracciato il cammino per questo primo anno. Mentre la diocesi è impegnata sul tema della missione, come sbocco finale della novità del battesimo, il Consiglio si occuperà nella preparazione dell'evento che coinvolgerà nel 2012 tutte le chiese del Triveneto, il grande incontro ad Aquileia. Le chiese del Nord-Est hanno infatti deciso di ripetere l'esperienza di vent'anni fa, quando si sono riunite nel 1990 ad Aquileia, la nostra Chiesa madre, per definire un camino più unitario, data la comune origine e le simili situazioni di vita. Quell'iniziativa è stata giudicata utile e per questo si è deciso un'"Aquileia 2".

Sarà il Consiglio diocesano che si occuperà della preparazione dell'evento Aquileia 2 secondo un serrato programma di lavoro. Negli incontri di febbraio e di aprile il Consiglio lavorerà diviso in tre sottogruppi su temi distinti. Contemporaneamente saranno attivati in diocesi altri gruppi di lavoro: la Consulta delle aggregazioni ecclesiali, un gruppo di religiosi, uno di laici , uno di preti.

In giugno i frutti di questo lavoro differenziato saranno messi insieme e da esso si ricaverà il contributo da inviare al convegno Aquileia 2 e proposte sulle quali impegnare tutta la diocesi. Anche perché in vista non c'è solamente l'incontro di Aquileia, ma anche un nostro convegno diocesano di cui si parla da tempo. Come si vede l'impegno di lavoro del nuovo Consiglio è ben definito.

Si è proceduto anche alla elezione dei componenti della segreteria che avrà il compito di preparare le sedute del Consiglio definendo l'ordine del giorno e preparando il materiale necessario. Il segretario è Domenico Dal Mas, affiancato da due vice segretari don Roberto Bischer ed Emanuela Baccichetto.

don Gian Pietro Moret




(da L'Azione, n. 51 del 19/12/2010)






 
 
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