09:00: Riunione del Coordinamento degli Uffici Pastorali diocesani
20:30: Incontro con gli imprenditori nell’ambito dei "Cantieri di Betania"
09:30: Riunione del Consiglio Diocesano per gli Affari Economici
20:30: Celebrazione "Con Maria ai piedi della croce"
14:15: Via Crucis al colle San Paolo con i cattolici ucraini di rito bizantino-ucraino (VV)
10:30: Solenne liturgia eucaristica, con la benedizione dell'olivo e la processione
16:00: Riti pre-battesimali per la catecumena che a Pasqua riceverà i sacramenti
16:00: S. Messa con il Vescovo in casa di riposo "Divina Provvidenza" (Col)
10:00: S. Messa con il Vescovo a La Nostra Famiglia di Conegliano (Con)
08:30: Il vescovo propone una meditazione e celebra la Messa al ritiro dei seminaristi
09:00: Santa Messa del Crisma
20:00: Santa Messa In Coena Domini
08:00: Celebrazione dell'Ufficio delle Letture e delle Lodi
15:00: Solenne Liturgia della Passione del Signore
20:30: Via Crucis al colle San Paolo (VV)
08:00: Celebrazione dell'Ufficio delle Letture e delle Lodi
21:00: Nella notte tra sabato e domenica, Solenne Veglia Pasquale
10:30: Santa Messa nella Solennità di Pasqua, con Benedizione Apostolica
19:00: S. Messa nella giornata di preghiera per le vocazioni di speciale consacrazione
Partito: nel primo d'argento, al pastorale d'oro, attraversato da un libro aperto dello stesso, scritto dalle lettere Alfa ed Omega in azzurro, foderato di rosso, ed attraversante su di una montagna di verde; nel secondo inquartato di rosso e d'azzurro, alla croce patente d'argento attraversante, radiosa d'oro.
(a cura del prof. Maurizio C.A. Gorra, araldista)
Il motto - "Tutto [io faccio] a causa del Vangelo" (1Cor 9, 23) - e lo stemma scelti da S.E. mons. Corrado Pizziolo intendono esprimere che il ministero del vescovo è completamente a servizio del Vangelo di Gesù, il quale lo spinge a donarsi totalmente al popolo a cui è mandato.
Il "Vangelo" è certamente un libro - come è tratteggiato nella parte sinistra dello scudo - ma, prima ancora, è il lieto messaggio di Gesù. Ancor più profondamente, è la stessa persona di Gesù, Figlio eterno di Dio fatto uomo. Egli è la manifestazione dell'amore di Dio per noi uomini; è l'Alfa e l'Omega, perché in Lui è iniziata e in Lui troverà conclusione e compimento la storia di ognuno di noi e dell'intera umanità.
Ciò viene espresso, nello stemma, dai tre colori con cui il Vangelo è disegnato: l'oro che significa l'amore glorioso (cioè gratuito e senza fine) che il Padre, in Gesù, ci comunica; il rosso che indica la divinità di Gesù; l'azzurro delle lettere che richiama la sua umanità.
Sotto il Vangelo di Gesù è tratteggiato il pastorale, simbolo del ministero del Vescovo. Esso non sta sopra il Vangelo, ma sotto: illuminato dalla luce che ne promana, ma anche giudicato da essa.
Il profilo montuoso su cui poggia il pastorale, rievocando il verde delle colline vittoriesi, indica che il servizio episcopale deve realizzarsi nella concretezza della vita di un territorio e di un popolo.
Quest'ultimo concetto ritorna anche nella parte destra dello scudo, che richiama, ma anche trasfigura, lo stemma della città di Vittorio Veneto.
Già quel simbolo civile prevede l'immagine della croce, riferimento inequivocabile alla radice cristiana del territorio e della sua cultura. Nello stemma episcopale, la croce è però allargata ai lobi e resa luminosa, nel centro, con raggi dorati. È la croce gloriosa di Gesù che ricorda la sua morte e risurrezione, compimento del suo Vangelo di amore. Essa precisa il senso cristiano dell'immagine della croce e invita a riscoprirlo. Impegna il vescovo - e con lui ogni cristiano - a ritrovare ogni giorno l'identità della tradizione cristiana per trasmetterla alle nuove generazioni.