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18:30: Segreteria del Consiglio Pastorale Diocesano
Giornata mondiale e nazionale per la cura e la custodia del creato
18:30: S. Messa con gli insegnati di religione
20:30: Veglia per la cura del creato "Seminare la speranza"
09:30: Il Vescovo incontra i parroci della Diocesi
Pellegrinaggio delle corali per il Giubileo
14:30: Custodire il creato. Passeggiata naturalistica nel Tempo del Creato
Presentazione del libro “Chiese in cammino” sui 40 anni di collaborazione tra le diocesi di Vittorio Veneto e di Caetité (Brasile): mercoledì 16 ottobre, alle 20.30, presso Casa Toniolo, a Conegliano.
In questo ottobre missionario straordinario, indetto da Papa Francesco, la diocesi di Vittorio Veneto, tramite l'Ufficio missionario diretto da Mariagrazia Salmaso, ha pensato di dedicare una serata alla presentazione del libro “Chiese in cammino”. Si terrà mercoledì 16 ottobre alle 20.30 al Toniolo di Conegliano.
Il libro, scritto da don Gianpietro Moret, nasce con il desiderio di narrare le storie e alcuni aspetti significativi dell’esperienza di servizio missionario della nostra diocesi in Brasile. Raccoglie testimonianze dirette e foto ma soprattutto una passione per questa esperienza così amata ma anche sofferta.
Il libro verrà presentato da don Alessio Magoga, direttore de L’Azione, che dialogherà con l’autore.
A seguire le testimonianze di don Alberto Basso e Imelda Bornia, già missionari in Brasile. Il libro è dedicato in particolare ai "fidei donum", che hanno offerto il loro prezioso servizio di “inviati” dalla diocesi di Vittorio Veneto alla Chiesa sorella di Caetité. Tra questi va annoverato anche don Antonio Pianca, recentissimamente scomparso.
Scheda del volume
G. Moret, Chiese in cammino. Quarant’anni di collaborazione tra Vittorio Veneto e Caetité – Brasile, L’Azione, Vittorio Veneto, 2019, pp. 180, euro 17,00.
Caetité è una bella città confinata nel profondo Nordest Brasiliano a circa 800 km da Salvador, la capitale dello stato di Bahia, ed è sede di una diocesi che comprende un territorio esteso come Veneto e Lombardia messe insieme. La collaborazione iniziò nel 1973 con l’arrivo di don Aldo Lucchetta, di Codogné, reduce di un’altra esperienza missionaria nella diocesi di São Mateus nello stato di Espirito Santo. Dopo di lui seguirono altre undici preti e tre laici.
La collaborazione durò 40 anni e terminò nel 2013 con il rientro dell’ultimo prete, don Alberto Basso. Il vescovo Corrado volle che si facesse la storia di questa esperienza e ne è uscito un volume di 180 pagine, corredato da molte foto e che ha come titolo “Chiese in cammino”.
L’impegno dei nostri missionari si svolse soprattutto in ambito parrocchiale, nelle immense parrocchie costituite da una chiesa centrale e da numerose piccole comunità sparse nel territorio circostante secondo la modalità delle piccole comunità ecclesiali di base, la nuova pastorale maturata in Brasile dopo il Concilio. Ai preti si affiancarono subito anche i laici impegnati soprattutto nella promozione sociale.
Ma in quella realtà il lavoro pastorale e quello di sviluppo sociale quasi si confondevano, data la situazione di grande povertà che caratterizzava quella parte del Brasile. La diocesi si trova nel cosiddetto Sertão, un terreno semiarido, che dà scarso raccolto e richiede molta fatica. Alla povertà si aggiungevano anche intollerabili ingiustizie sociali. Il libro racconta anche gli scontri che i nostri preti e laici dovettero affrontare perché l’annuncio del vangelo suscitava reazioni accanite di coloro che, fino ad allora, avevano dominato e sfruttato i più poveri.
Un altro contributo importante dei missionari è stato dato nella formazione dei preti perché due di essi, don Martino Zagonel e don Armando Bucciol, sono stati chiamati a dirigere il seminario che fino a quel tempo aveva dato pochi frutti. Erano meno di una decina i preti diocesani quando arrivarono i nostri: ora invece la diocesi brasiliana ne conta una quarantina.
Sono stati 40 anni entusiasmanti, a volte anche drammatici, ed è utile leggere queste pagine che ne fanno memoria per mantenere vivo l’impegno missionario della chiesa diocesana che comunque deve continuare sia pur in forme nuove - come il recente invio di don Marco Dal Magro in'un altra diocesi brasiliana -, perché anche da questo impegno dipende la vitalità della comunità cristiana.