Parrocchie
 

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La chiesa arcipretale (Pieve) di San Polo di Piave La chiesa arcipretale (Pieve) di San Polo di Piave ©

San Polo di Piave



Parrocchia dedicata a: Conversione di San Paolo


Forania: La Colonna
Unità Pastorale: Vazzola - San Polo



Indirizzo e recapiti

piazza Papadopoli 7

31020 SAN POLO DI PIAVE (TV)

Telefono 0422/855017

Posta elettronica: info CHIOCCIOLA parrocchiadisanpolo PUNTO it

Sito Web: https://www.parrocchiadisanpolo.it




Orari delle Sante Messe in parrocchia

In chiesa parrocchiale: LUNEDÌ, MARTEDÌ E VENERDÌ: 18:30.  VIGILIE: 18:30.  FESTE: 08:00, 10:30 (non in luglio e agosto).
In casa di riposo: MERCOLEDÌ: 16:00.
Nella chiesetta della Caminada: GIOVEDÌ: 18:30 (est.*, da maggio a settembre).

 (le Messe nelle altre parrocchie sono riportate nell'orario foraniale)

N.B.:  Gli orari riportati sono aggiornati periodicamente. Potrebbero non essere corretti, per variazioni episodiche o non comunicate tempestivamente.
In molte parrocchie le Messe feriali non vengono celebrate se nello stesso giorno di un funerale.
Chi si accorgesse di errori od omissioni è pregato di scrivere al curatore del sito. Grazie.
   (*)La distinzione tra orario estivo/invernale coincide per lo più con ora legale/solare, ma non è garantito per tutte le parrocchie, e soprattutto per le Messe feriali.



Responsabili

Arciprete-Parroco:don Alberto Dalla Cortdal 27 settembre 2019
Diacono:Gianfranco Fantuzzidal  2005

In Unità pastorale
 
Collaboratore pastorale:don Adriano Santdal 7 ottobre 2021

In passato  

Arciprete-Parroco:don Lucio Dalla Fontanadal 15 settembre 2009 al 26 settembre 2019
In servizio nella parrocchia:don Roger Rabemanajaradall'1 ottobre 2014 al 30 settembre 2017
Arciprete-Parroco:don Giuseppe De Nardodal  1985 al 14 settembre 2009
Collaboratore parrocchiale festivo:mons. Vittorio Battistindal  1985 al 31 agosto 2009
Arciprete emerito:mons. Vittorio Battistindal  1985 al 7 dicembre 2009

In Unità pastorale
 
Collaboratore pastorale:mons. Rino Bruseghindall'1 novembre 2013 all'1 gennaio 2020
Collaboratore pastorale:mons. Francesco Toffolidal 13 ottobre 2018 al 5 gennaio 2021
Collaboratore pastorale festivo:don Roberto Camilottidall'1 dicembre 2012 al settembre 2013
Collaboratore pastorale:don Federico De Bianchidall'8 ottobre 2011 al settembre 2012
Collaboratore pastorale:don Egidio Menondall'1 gennaio 2017 al settembre 2017


Missionari legati alla parrocchia
suor Clorinda Baro (†)
suor Alessandra Camatta (rientr.)
don Lucio Dalla Fontana (†)
suor Arpalice Darin (†)
mons. Giacinto Boulos Marcuzzo
suor Graziella Paladin (†)
suor Ausiliatrice Piccoli (†)

Note storiche

Le origini di San Polo si confondono con quelle dell'antichissima "Opitergium". Nel Medioevo, dal secolo X, se ne impossessarono gli Imperatori di Germania e per questo il luogo era detto "Corte di San Paolo". In seguito, fino alla metà del secolo XV, fu sotto il dominio dei Patriarchi di Aquileia i quali erano rappresentati da un Gastaldo. Nel 1445 San Polo venne ceduto per trattato alla Repubblica di Venezia, nel 1452 passò in feudo al Conte Cristoforo da Tolentino, al quale successe il figlio Lancillotto. Nel 1506 Angelo Gabriel, patrizio veneziano, fu nominato conte di San Polo ed i suoi discendenti conservarono l'amministrazione feudale fino al 1805 anno in cui fu soppressa. L'antico castello eretto nel secolo XII è stato praticamente demolito nel 1680, non rimase di esso altro che una torre intorno al quale si costruì un grande palazzo quale residenza del Signore feudatario (oggi, dopo radicali modifiche, ha forma di castello gotico). San Polo è chiesa pievana ma non matrice. La cura d'anime risale al secolo VIII come risulta dal "Placito di Liutprando", re dei Longobardi, del 6 giugno 743. Allora il Patriarca d'Aquileia si riservò nel territorio della Diocesi di Ceneda "...quatuor plebes in itinere suo positas propter viam vel viaticum...). Le quattro pievi non nominate erano: San Cassiano del Meschio, San Fior di Sopra, San Polo e San Remedio (che non esiste più). La Pieve di San Polo con le altre rimase soggetta al Patriarcato d'Aquileia fino alla sua soppressione decretata dal Papa Benedetto XIV il 6 luglio 1751, e poi all'Arcidiocesi di Udine eretta il 19 gennaio 1743. Il 1 maggio 1818 il Papa Pio VII con la Bolla "De salute Dominici gregis" la aggregò stabilmente, con le altre pievi e le loro filiali, alla Diocesi di Ceneda. Quando dipendeva da Aquileia, si chiamava San Polo del Patriarca. La prima chiesa di cui si abbia memoria, esisteva nel XIII secolo, fu ampliata a partire dal 1650 e consacrata da Mons. Daniel Delfino Vescovo di Filadelfia, coadiutore del Patriarca Giovanni Delfino ed Eletto d'Aquileia, il 19 settembre 1686. Era ad una sola navata, ma nel 1912 furono aggiunte le altre due laterali. Nel novembre 1917, dopo la disfatta di Caporetto, la chiesa, come del resto tutto il paese, venne derubata, devastata e quasi demolita. I danni, tenuto conto anche dalla perdita delle opere d'arte e dei documenti d'archivio, furono incalcolabili. Nel 1922 è stata praticamente ricostruita e nel 1923 venne ricostruito anche il campanile su disegno dell'arch. Vincenzo Rinaldo di Venezia, che nel 1908 aveva eretto quello precedente. La chiesa, assieme al campanile, fu solennemente inaugurata il 18 ottobre 1925.



 
 
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