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Un commento del Vescovo al delitto di Conegliano

18/09/2010Un commento del Vescovo al delitto di Conegliano

Di fronte al terribile delitto di Conegliano che ha scosso profondamente la gente dei nostri paesi, non abituata ad efferatezze del genere, il vescovo di Vittorio Veneto, mons. Corrado Pizziolo, ha fatto conoscere questa riflessione.

«Sono rimasto profondamente scosso e addolorato dalla tragica notizia dell'omicidio avvenuto a Conegliano nei giorni scorsi.

Fatti come questo rivelano a quali gesti perversi e distruttivi possa condurre il miraggio illusorio del denaro facilmente raggiungibile.

È un fascino negativo e maligno che quando si insinua e attecchisce nel cuore di un uomo o di una donna, non si ferma di fronte a nulla. Esso purtroppo può trovare accoglienza anche nel cuore e nella vita di persone nate e cresciute in un ambiente - com'è il nostro - segnato profondamente dalla fede e dalla tradizione cristiana. Per questo io credo che da questa vicenda venga un chiaro ammonimento per tutti a ritrovare un rapporto corretto con il denaro e la ricchezza. Proprio nel vangelo di questa domenica troviamo scritto: "Nessun servitore può servire due padroni, perché o odierà l'uno e amerà l'altro, oppure si affezionerà all'uno e disprezzerà l'altro. Non potete servire Dio e la ricchezza". Abbiamo tutti bisogno - in questa nostra epoca segnata dalla ricerca ossessiva del benessere - di verificare in che misura il denaro e la ricerca della ricchezza rischiano di diventare "padroni" della nostra vita. Sarebbero "padroni" spietati che porterebbero alla rovina sia la nostra vita che quella degli altri. Solo rimettendo al primo posto l'impegno di "servire Dio", anche il nostro rapporto con il denaro e con le altre persone ritroverà la sua verità e la sua giustizia.

Invito infine ad affidare al Signore e alla sua misericordia la persona uccisa, ma prego e invito tutti a pregare anche per i colpevoli perché possano giungere ad un sincero pentimento e ad una vera conversione.
+ Corrado».


 



 
 
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