21:00: Rubrica "Chiese Missionarie - Igrejas em missão"
10:30: Il Vescovo visita la Fondazione del Piccolo Rifugio
19:00: S. Messa di ringraziamento al termine dell’anno civile con il canto del Te Deum
10:00: S. Messa con il Vescovo a Casa Mater Dei
19:00: S. Messa capitolare all'inizio del nuovo anno con il canto del Veni creator
20:30: Veglia di preghiera per la pace
10:30: S. Messa nella Solennità dell'Epifania del Signore
20:30: "Il Concilio di Nicea: nella visione cristiana battista"
18:00: S. Messa nella giornata di preghiera per le vocazioni di speciale consacrazione
15:30: "Vieni e seguimi"
19:30: Riunione del Consiglio Pastorale Diocesano
09:00: S. Messa per il Dialogo Ecumenico
14:30: Incontro del percorso missionario "Andiamo oltre"
Dopo le drammatiche vicende della prima guerra mondiale gran parte dell'archivio parrocchiale di Portobuffolè è andato distrutto, danno che si è ripetuto con l'alluvione del 1966. Ma quello che rimane oggi, con lo scopo sincero di conservare la storia della piccola cittadina fortificata, è stato riordinato grazie ad un progetto diocesano coordinato dalla dott.ssa Nadia Giacomini, coinvolgendo nelle operazioni di pulitura, studio e informatizzazione del materiale documentario la dott.ssa Mersia Lucchese e il dott. Loris Serafini.
Il progetto è nato da una forte esigenza di tutelare e valorizzare quanto l'uomo e gli avvenimenti non erano riusciti a fare. I lavori svolti dal 2007 al 2009 saranno presentati alla comunità venerdì 25 giugno alle 20.45, presso la sala del Fontego a Portobuffolè, alla presenza del vescovo mons. Corrado. Con l'occasione verrà distribuito un opuscolo che riassume e racconta il progetto di riordino.
Con grande stupore, in questo certosino lavoro di interpretazione delle carte, è emerso anche un importantissimo esemplare di pergamena con sigillo risalente al 1559 che documenta la consacrazione dell'attuale chiesa di San Marco evangelista. Ma l'archivio presenta molti esempi di carattere storico che esulano dal solito contesto parrocchiale. È possibile citare ad es. alcuni registri con una particolare forma allungata, che riportano i pagamenti della decima sul sale e le quantità di sale distribuite ad alcuni Comuni consorziati. Tra loro Portobuffolè fungeva da luogo di deposito e di smistamento di notevoli quantità di merci, arrivate per via mare da Venezia o da molto più lontano. Il sale arrivava allo stato grezzo navigando le acque del fiume Livenza, poi veniva accuratamente lavorato, pulito e riposto nel Fontego in attesa di partire per il Cadore o altre destinazioni.