Esperienza di fraternità e dialogo islamo-cristiana
18:30: Segreteria del Consiglio Pastorale Diocesano
Giornata mondiale e nazionale per la cura e la custodia del creato
18:30: S. Messa con gli insegnati di religione
20:30: Veglia per la cura del creato "Seminare la speranza"
09:30: Il Vescovo incontra i parroci della Diocesi
Pellegrinaggio delle corali per il Giubileo
14:30: Custodire il creato. Passeggiata naturalistica nel Tempo del Creato
Sabato 10 maggio il vescovo Corrado presiede la Veglia di Pentecoste in Cattedrale. La celebrazione, che inizierà alle 20.30, ha per tema: "... Lo Spirito Santo scenderà su di voi..." (At 1, 8). Porteranno la loro testimonianza Andrea Zanin, giovane di Moriago che ha ricevuto dal Vescovo i sacramenti dell'Iniziazione cristiana durante l'ultima veglia di Pasqua, Antonella Rossetto, ministro straordinario della Comunione della parrocchia di Francenigo, e Alessandro Ravanello, diacono.
La Veglia sarà preceduta e seguita da un ritrovo nella piazza della Cattedrale, dove verranno eseguite danze etniche con la guida di un'esperta. In caso di pioggia l'iniziativa si terrà in patronato. Gli organizzatori hanno scelto la danza perché è una delle espressioni che meglio unisce i popoli, quindi un modo significativo di vivere la Pentecoste.
Chi desidera far parte del coro che eseguirà i canti durante la Veglia è invitato alle prove di canto in programma mercoledì 7 maggio alle 20.30 e sabato 10 maggio alle 18.30 in Cattedrale.
Dopo la celebrazione delle Palme, la Pentecoste è il secondo momento forte di quest'anno per i giovani della diocesi. Il terzo sarà a luglio con la Giornata mondiale della gioventù di Sidney. La tappa della Pentecoste vuole aiutare a prender consapevolezza del dono dello Spirito anima della Chiesa. Come scrive papa Benedetto nel Messaggio per la Gmg "lo Spirito Santo rinnovò interiormente gli Apostoli, rivestendoli di una forza che li rese audaci nell'annunciare senza paura: Cristo è morto e risuscitato!. Liberi da ogni timore essi iniziarono a parlare con franchezza" (cfr At 2, 29; 4, 13; 4, 29. 31). Da pescatori intimoriti erano diventati araldi coraggiosi del Vangelo... Niente poteva fermarli. A coloro che cercavano di ridurli al silenzio rispondevano: "Noi non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato" (At 4, 20).
(da L'Azione, n. 20 del 04/05/2008)