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Convegno diocesano 2011-12 - L'esperienza di un "noi"

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pubblicato venerdì 3 giugno 2011



Nell'articolo precedente abbiamo raccontato qual è stata la preparazione remota e prossima al convegno diocesano che si realizzerà nel prossimo anno pastorale. In questo articolo vogliamo descrivere che cosa è il convegno e quale obiettivo esso ha.

 

Il convegno diocesano intende essere un'esperienza ecclesiale di comunione e di corresponsabilità per la missione, in continuità con il cammino della nostra diocesi, che ha già celebrato tre convegni, nel 1976, nel 1985 e nel 1996. Il convegno vuol essere un tempo di grazia, e non tanto una "cosa che si deve fare". Tempo di grazia, cioè opportunità buona offerta a giovani e adulti cristiani che insieme fanno memoria di quanto lo Spirito ha operato e opera nella vita personale e comunitaria; fanno discernimento attorno ad alcune sfide poste alla testimonianza e annuncio del vangelo oggi; fanno profezia nello sforzo di rispondere agli appelli suscitati dallo Spirito oggi.

L'occasione ci è offerta dalla conclusione del triennio dedicato all'approfondimento del sacramento del battesimo come evento di relazione/comunione, in cui sono stati trattati i temi della vita nuova in Cristo, della comunione ecclesiale, delle ministerialità e vocazioni e della missione. Avvertiamo che è importante ora riprendere le tematiche approfondite per confermare le acquisizioni maturate e metterle in relazione con le situazioni concrete in cui come singoli e come Chiesa siamo chiamati a vivere e ad annunciare il Vangelo di Gesù.

Possiamo descrivere l'obiettivo del convegno in questo modo. Il convegno si propone di rilanciare l'impegno missionario del singolo battezzato e dell'intera comunità cristiana oggi, ma con lo sguardo proteso al futuro. Lo farà attraverso un'opera di discernimento spirituale e pastorale che diventa esperienza pratica di comunione e di corresponsabilità. Si tratta di collocarci dentro un mondo in forte cambiamento, con l'attenzione a superare le lamentazioni e la rassegnazione, per riscoprire i germogli e i frutti dell'opera dello Spirito in questi anni e le varie opportunità offerte, oggi, alla nostra Chiesa. L'impegno missionario che intendiamo rilanciare si concretizzerà attraverso una triplice attenzione: alla testimonianza, all'annuncio e all'educare.

Il convegno sarà quindi soprattutto l'esperienza di un noi ecclesiale, che si attuerà a vari livelli: parrocchiale, di unità pastorale e foraniale, di associazioni e movimenti, di vita consacrata e a livello diocesano. Un noi ecclesiale dove le persone sono chiamate a mettersi in gioco, con il racconto del loro vissuto di fede e di speranza e a maturare insieme una visione più ampia e più profonda di ciò che è la comunione, la corresponsabilità ecclesiale e l'impegno missionario.

Il convegno, anche se non è il luogo formale delle decisioni pastorali, tuttavia sarà chiamato a offrire anche indicazioni operative su questioni essenziali della vita della Chiesa e sarà occasione per fissare i punti di non ritorno di alcuni aspetti della prassi pastorale.

mons. Martino Zagonel






 
 
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