Arte Sacra e i Beni Culturali
 

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Presentazione della mostra "La risorgiva della vita"

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pubblicato giovedě 18 dicembre 2008



Continua anche nel nuovo anno pastorale la collaborazione tra la parrocchia di San Pietro di Feletto e gli uffici diocesani, iniziata nel dicembre 2007 con la mostra di arte sacra "Dio-Trinità. Il volto di Dio - La carne dell'uomo" e l'incontro sullo stesso tema con la presenza di monsignor Piero Coda e il professor Massimo Donà. L'occasione per la riflessione di quest'anno nasce direttamente dal Piano pastorale, che chiama con forza l'intera comunità diocesana a riscoprire la dignità battesimale. Il legame tra questo tema fondante, la raffigurazione iconografica dello stesso e l'antica Pieve di San Pietro di Feletto, è reso evidente, e in qualche modo naturale, dalla scelta di arricchire l'edizione a stampa del Piano pastorale con un'immagine tratta dal quattrocentesco "Ciclo del Credo" presente nella navata di quella chiesa, uno dei più preziosi esempi di pittura tardo medioevale che la nostra Diocesi custodisce. L'Ufficio diocesano per l'ecumenismo e il dialogo, animato da don Giuseppe Gerlin, non poteva non affrontare questo tema e, dopo la buona riuscita dell'attività del 2007, propone questa nuova iniziativa dal titolo "La risorgiva della vita. Il battesimo nella catechesi e nell'arte", articolata in due eventi: la lectio magistralis del vescovo Corrado, che si terrà venerdì 19 dicembre alle 20.30 nella Pieve di San Pietro di Feletto e, con inaugurazione a seguire, una mostra allestita all'interno della vicina sala parrocchiale Giovanni Paolo II.

È quest'ultima il frutto della produttiva e continuamente auspicata collaborazione tra alcuni uffici diocesani, che sotto diversi aspetti sono stati chiamati a riflettere intorno al tema del battesimo. L'Ufficio catechistico propone una lettura semplice ma precisa sui complessi contenuti dottrinali che sono i fondamenti del Piano pastorale, l'Ufficio liturgico affronta le diverse modalità ; liturgiche che nei lunghi secoli del cristianesimo si sono legate al sacramento del battesimo, l'Ufficio per l'arte sacra propone poi una riflessione sui modi e sui linguaggi utilizzati dalla pittura lungo i secoli nel nostro territorio per rappresentare la scena evangelica del battesimo, evidenziandone le ricorrenze e le innovazioni, con uno sguardo rivolto anche all'ambito entro cui le opere con questo soggetto si inseriscono ovvero lo spazio del battistero e gli elementi che lo hanno contraddistinto, primo tra tutti il fonte.

Queste riflessioni dottrinali e storico-artistiche sono raccolte in alcuni pannelli espositivi che, a conclusione dell'esposizione a San Pietro di Feletto, potranno essere richiesti dalle parrocchie per segnalare alle proprie comunità la centralità di questo tema durante l'anno pastorale. Tuttavia la riflessione continua anche occupandosi dell'attualità. Ecco che l'allestimento comprenderà anche una preziosa selezione di opere, soprattutto grafiche, dell'artista bellunese Franco Fiabane che, nella sua vasta opera di scultore e pittore, ha in più occasioni affrontato figurativamente e plasticamente l'iconografia del battesimo di Cristo con grande efficacia, nel nostro territorio come in quello bellunese. L'originalità dell'approccio di Fiabane con questo tema diviene spunto interessante da un lato per una riflessione sul modo che noi, cristiani di oggi, abbiamo di vivere e rinnovare quotidianamente l'evento battesimale che ha illuminato la nostra vita, dall'altro per comprendere come l'arte sacra riesca ancora oggi a parlarci attraverso la Bellezza e come essa costituisca ancora uno strumento imprescindibile per la comunicazione dei messaggi dottrinali. Ecco che la presenza di esempi concreti e contemporanei di arte sacra diviene carattere distintivo della mostra. Se lo scorso anno era stato proposto ad alcuni artisti, diversi per provenienza, formazione e specializzazione, il tema della Trinità, da sviluppare secondo la propria sensibilità al fine di mostrare un assaggio delle diverse interpretazioni che oggi l'arte sacra contemporanea può proficuamente esprimere, quest'anno invece si è scelto di analizzare il percorso, meditato e concretamente sviluppato, di un solo artista.





 
 
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