Pastorale della famiglia
 

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Gli sposi come ricci freddolosi...

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pubblicato lunedì 22 febbraio 2010



C'erano una volta due ricci freddolosi che non sapevano come scaldarsi: quando si avvicinavano troppo tra loro, si pungevano reciprocamente con i loro aculei. Allora si allontanavano, ma avevano di nuovo freddo. Questo è uno degli spunti attraverso i quali Monica Guarise ci ha fatto riflettere sulle difficoltà della coppia e sui "sentieri" da intraprendere per stare bene insieme. Il suo intervento al convegno della Pastorale delle famiglie, svoltosi a Vittorio Veneto domenica 7 febbraio, si intitolava "Come si evolve l'amore all'interno di una coppia ai giorni nostri". Sono stati evidenziati i fenomeni socio-culturali che caratterizzano il nostro tempo (come ad esempio la forte attenzione posta verso i bisogni individuali).

I cambiamenti culturali in cui siamo immersi (la società multiculturale, la troppa attenzione a se stessi e al proprio "piacere", eccetera) possono portare a una crisi di coppia. Capita che molte delle coppie in crisi siano spesso cristiane: forse questo succede a causa dell'eccessiva idealizzazione che si fa dell'altro.

L'importante è vivere la crisi come un momento di difficoltà da superare, senza arrendersi. La relatrice ci ha quindi condotti lungo alcuni "sentieri" positivi, modi di vivere da fare propri per una serena vita familiare, ricordando che «non siamo sempre gli stessi... bisogna rinnovare l'amore nel quotidiano».

Altro importante relatore, che ha introdotto la giornata di lavori dopo le lodi mattutine, il nostro vescovo Corrado, che con semplicità ed efficacia ci ha parlato di innamoramento: un'avventura rischiosa! Sì, perché a un certo punto l'innamoramento può finire. O meglio, si può trasformare: si decide di scegliere l'altro, nonostante i suoi limiti, attraverso il discernimento. È importante non chiudersi in se stessi, non strumentalizzare l'altro, non sentirlo un peso: il dono da cui trarre esempio per noi cristiani è Gesù, che vive verso il Padre la dedizione totale, rivelando il dono di Dio. L'offerta di sé che fa Gesù è come l'amore sponsale! La vocazione, ha continuato il Vescovo, non dura solo un giorno, o un momento, ma tutta la vita: ci possono infatti essere situazioni che uniscono o dividono la coppia... si tratta di capire come viverli: dipende un po' da noi, e dal nostro affidarci a chi ci ha amato per primo.

Numerosi i partecipanti (250 adulti e circa 70 bambini), che dopo il pranzo condiviso (complimenti per il pasticcio!) hanno avuto la possibilità di confrontarsi lavorando in piccoli gruppi. La giornata, intensa e ricca di spunti, si è conclusa con la messa. Ma dire che si è conclusa non è corretto, perché le idee, i suggerimenti, le riflessioni da cui partire sono tante e ci accompagneranno sicuramente ancora nelle nostre coppie, nelle nostre famiglie, nei nostri gruppi.

Milena e Matteo Ombrelli




(da L'Azione, n. 9 del 21/2/2010)




 
 
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