Dal mese di aprile 2009 a fine dicembre 2010 il Fondo straordinario di solidarietà per chi perde il lavoro (FdS) ha erogato 357 mila 300 euro.

La diocesi ha così aiutato 306 famiglie a fronte di 396 richieste complessivamente pervenute al Consiglio diocesano del FdS attraverso i Centri di ascolto della Caritas presenti in tutte le foranie.

La zona pastorale mottense con 75 domande presentate e 67 accolte è quella che ha ottenuto il numero maggiore di contributi (86 mila 600 euro) seguita da La Colonna con 43 casi accolti (47 mila 300 euro), da Conegliano con 37 (43 mila 700 euro), dal Quartier del Piave con 29 (42 mila 550 euro).

Gli italiani in difficoltà che si rivolgono ai volontari della Caritas per avere accesso al FdS sono il 26,01 %. Tra le altre nazionalità spiccano il Marocco (21,97 %), l'Albania (12,37 %). Minori le domande compilate da persone nate in Senegal, Nigeria, Bangladesh, Macedonia, Ghana e Romania.

L'età media dei richiedenti è di circa 43 anni, per la maggior parte con uno o due figli a carico.

In ciascuno dei 35 incontri del Consiglio diocesano sono stati erogati diecimila 208 euro e per ogni richiesta soddisfatta sono stati consegnati mediamente mille 167 euro.

In vista dell'incontro con i sindaci i dati del FdS sono stati divisi per comune ed è emerso che tra quanti hanno ricevuto di più ci sono Motta di Livenza con 55 mila 50 euro, Conegliano con 34 mila 900 euro, Cessalto con 21 mila 500 euro, Oderzo con 21 mila 400 euro, Sacile con 27 mila 900 euro, Pieve di Soligo con 17 mila euro, Santa Lucia di Piave con 14 mila 200 euro, Farra di Soligo con 11 mila 550 euro e Mareno di Piave con 11 mila euro.

Se al 31 dicembre scorso in cassa erano rimasti poco più di 33 mila euro, nelle prime settimane di gennaio l'importo è aumentato grazie ai 100 mila euro provenienti dall'8 per mille e destinati alla carità.

Gerda De Nardi

(da L'Azione, n. 6 del 13/2/2011)